70 Anni di Televisione, 100 Anni di Radio al MAXXXI
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“70 Anni di Televisione, 100 Anni di Radio”: il racconto di due mondi che hanno cambiato l’Italia

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Inaugura al MAXXI di Roma la mostra che celebra l’evoluzione della radio e della televisione italiane, tra innovazioni tecnologiche e impatti culturali.

L’evento inaugurale della mostra “70 anni di televisione, 100 anni di radio” si terrà domani 9 ottobre 2024 presso il MAXXI di Roma alle 17:30. Questo evento è dedicato alla celebrazione di due tappe fondamentali nella storia dei mezzi di comunicazione italiani: il centenario della radio, che vide la sua prima trasmissione ufficiale nel 1924, e i settant’anni della televisione italiana, che iniziò le trasmissioni regolari nel 1954.

La mostra intende esplorare l’impatto sociale e culturale che questi due media hanno avuto sul nostro Paese. In particolare, la radio, nata come uno strumento di comunicazione di massa all’inizio del XX secolo, ha contribuito a creare un senso di unione nazionale, informando e intrattenendo il pubblico durante momenti cruciali come la Seconda Guerra Mondiale, il boom economico e le successive trasformazioni socio-politiche. In mostra saranno presenti oggetti simbolici come vecchi apparecchi radiofonici, registrazioni d’epoca e documenti storici che raccontano l’evoluzione della radio in Italia, dal sistema delle onde medie fino all’avvento del digitale.

Dall’altro lato, la televisione italiana, con i suoi settant’anni, rappresenta una parte altrettanto fondamentale della storia contemporanea del nostro Paese. Fin dai suoi esordi nel 1954, la televisione ha offerto una finestra sul mondo, portando informazione e intrattenimento a milioni di famiglie italiane. La mostra ripercorre il passaggio dal bianco e nero ai primi esperimenti televisivi a colori negli anni ’70, fino all’avvento del digitale terrestre. Verranno esposti apparecchi storici, prime videocamere e registratori, permettendo ai visitatori di comprendere l’evoluzione della tecnologia televisiva. Attraverso questi strumenti sarà possibile riflettere anche sul ruolo educativo e politico che la televisione ha avuto in Italia, promuovendo programmi culturali e divulgativi, ma anche divenendo parte del dibattito pubblico e della costruzione dell’immaginario collettivo.

L’inaugurazione si preannuncia un momento ricco di emozioni, un’occasione per fare il punto non solo sul passato di questi due media, ma anche sulle sfide future, in un contesto sempre più digitale e interattivo. Sarà un’opportunità per riflettere su come radio e televisione abbiano contribuito alla formazione dell’identità italiana e su come continueranno a farlo anche nell’era della convergenza mediale e delle piattaforme di streaming.

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 9 novembre 2024, offrendo ai visitatori la possibilità di esplorare in modo approfondito le tappe fondamentali della radio e della televisione italiane, due mezzi che, nonostante i cambiamenti tecnologici, continuano a rappresentare un elemento centrale nella cultura e nella società italiana.

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Scritto da
Davide Oliviero -

Laureato in discipline umanistiche presso l'Università di Bologna sotto la guida del Professor Umberto Eco, ha avviato la sua carriera nell'archeologia classica, concentrandosi sulla drammaturgia greco-romana. Il suo interesse per il design lo ha spinto a seguire un corso triennale in design d’interni, continuando nel contempo a lavorare nel campo archeologico. Col tempo, ha sviluppato una passione per la scrittura e la musica classica, che lo ha portato a recensire opere liriche per 14 anni in teatri prestigiosi come il Teatro alla Scala, il Covent Garden e l’Opéra di Parigi. Ha inoltre curato contenuti culturali e musicali per diverse pubblicazioni. Negli ultimi anni ha scritto per la rubrica In Arte, trattando di mostre, teatro e arti letterarie a Roma, collaborando con istituzioni come le Scuderie del Quirinale e i Musei Vaticani. Ha recensito spettacoli teatrali, con particolare attenzione al musical e alla prosa, ed è accreditato presso i principali teatri italiani. La sua competenza lo ha reso un ospite frequente in programmi televisivi culturali, oltre a ricoprire il ruolo di giudice permanente per il Premio Letterario Andrea Camilleri. Attraverso i social media, promuove l’arte e la bellezza, fondendo abilmente leggerezza e profondità, rendendo questi temi accessibili a un vasto pubblico.

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