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Capitale Italiana della Cultura 2027: Diciassette città in gara per il prestigioso titolo

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Progetti culturali innovativi e radicati nella tradizione competono per rappresentare l’Italia nel panorama internazionale, con l’obiettivo di valorizzare la ricchezza artistica e storica del Paese.

Sono diciassette le città italiane che hanno ufficialmente presentato la propria candidatura per diventare Capitale Italiana della Cultura nel 2027. La scadenza, fissata per il 26 settembre, ha visto la partecipazione di numerose realtà territoriali, ciascuna con un progetto culturale unico e radicato nelle peculiarità storiche, artistiche e sociali dei rispettivi contesti. Ad annunciarlo è il Ministero della Cultura, che ha reso noto l’elenco delle città concorrenti e i titoli dei dossier presentati.

Ogni candidatura si propone di rappresentare una visione culturale inedita, capace di esprimere il valore identitario di ciascun territorio. Tra le città in lizza troviamo Acerra, che ha intitolato il proprio progetto “I Segreti di Pulcinella”, evocando una delle maschere più iconiche della tradizione napoletana. Seguono realtà come Aiello Calabro, con “Ajello terra antica et grossa et nobile et civile…”, che coniuga l’antichità con l’orgoglio della sua eredità culturale, e Alberobello, celebre per i trulli, con il suggestivo titolo “Pietramadre”, a indicare il legame indissolubile con la propria terra.

Le proposte spaziano dalla celebrazione delle radici storiche, come nel caso di Brindisi con “Navigare il futuro”, a progetti che puntano sull’armonia tra bellezza naturale e patrimonio culturale, come Gallipoli con “La bella tra terra e mare”. Non mancano i richiami all’identità e alle tradizioni locali, ad esempio Mazzarino con “Mazaris, il grano e le identità plurali”, che esalta l’antica connessione tra agricoltura e cultura in Sicilia, o Caiazzo, che con “La bellezza delle piccole cose” invita a riflettere sulle sfumature che compongono il tessuto culturale delle comunità più intime.

Le città hanno dunque preparato dei dossier ricchi e articolati, i quali verranno esaminati da una giuria di esperti. Tali progetti includono un cronoprogramma dettagliato, che espone le attività previste lungo l’arco di un anno, insieme a una valutazione della sostenibilità economico-finanziaria. La giuria avrà il compito di selezionare entro il 12 dicembre 2024 un massimo di dieci finaliste. Queste saranno poi chiamate a sostenere un’audizione pubblica entro marzo 2025, durante la quale approfondiranno i contenuti dei loro dossier. La proclamazione ufficiale della Capitale Italiana della Cultura per il 2027 avverrà entro il 28 marzo 2025.

La città vincitrice, oltre all’onore del titolo, riceverà un contributo di un milione di euro. Questo finanziamento rappresenta una preziosa opportunità per realizzare le iniziative proposte, trasformando il progetto culturale in un programma operativo, che metterà in luce per un intero anno la ricchezza e le potenzialità del territorio designato. Non solo un’occasione di prestigio, ma anche uno strumento per stimolare lo sviluppo economico, turistico e sociale delle comunità coinvolte, rafforzando il tessuto culturale dell’intera nazione.

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Scritto da
Davide Oliviero -

Laureato in discipline umanistiche presso l'Università di Bologna sotto la guida del Professor Umberto Eco, ha avviato la sua carriera nell'archeologia classica, concentrandosi sulla drammaturgia greco-romana. Il suo interesse per il design lo ha spinto a seguire un corso triennale in design d’interni, continuando nel contempo a lavorare nel campo archeologico. Col tempo, ha sviluppato una passione per la scrittura e la musica classica, che lo ha portato a recensire opere liriche per 14 anni in teatri prestigiosi come il Teatro alla Scala, il Covent Garden e l’Opéra di Parigi. Ha inoltre curato contenuti culturali e musicali per diverse pubblicazioni. Negli ultimi anni ha scritto per la rubrica In Arte, trattando di mostre, teatro e arti letterarie a Roma, collaborando con istituzioni come le Scuderie del Quirinale e i Musei Vaticani. Ha recensito spettacoli teatrali, con particolare attenzione al musical e alla prosa, ed è accreditato presso i principali teatri italiani. La sua competenza lo ha reso un ospite frequente in programmi televisivi culturali, oltre a ricoprire il ruolo di giudice permanente per il Premio Letterario Andrea Camilleri. Attraverso i social media, promuove l’arte e la bellezza, fondendo abilmente leggerezza e profondità, rendendo questi temi accessibili a un vasto pubblico.

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