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Roma, Teatro dell’Opera: “Peter Grimes”

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Il Teatro dell’Opera di Roma è orgoglioso di presentare, per la stagione 2023/2024, una nuova e straordinaria produzione di Peter Grimes, opera di Benjamin Britten, tra le più iconiche del repertorio del XX secolo. Basata sul poema The Borough di George Crabbe, e con libretto di Montagu Slater, questa straordinaria opera racconta con vibrante intensità il dramma di un uomo in lotta contro le convenzioni sociali di una piccola comunità marittima, dove la natura umana si svela in tutta la sua complessità. La potenza musicale di Britten, capace di evocare il mare e il tormento interiore dei personaggi, prenderà vita attraverso una messa in scena pensata per affascinare, commuovere e coinvolgere il pubblico.

Sotto la direzione del Maestro Michele Mariotti, figura di spicco nel panorama musicale contemporaneo, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma saprà dar voce alla partitura di Britten con grande raffinatezza e vigore. La regia è affidata alla sensibilità artistica di Deborah Warner, che con il suo inconfondibile tocco creativo donerà profondità e una nuova lettura visiva al capolavoro britannico, giocando tra introspezione psicologica e grande impatto scenografico.

Le scenografie di Michael Levine, di rara eleganza e cariche di simbolismo, si integrano armoniosamente con i costumi ricercati di Luis F. Carvalho, che evocano i toni austeri e al contempo struggenti del mondo di Peter Grimes, tra terra e mare, tra speranza e tragedia. Le luci, curate da Peter Mumford, disegneranno atmosfere potenti, ricche di contrasti, dove ogni ombra e ogni raggio di luce rifletteranno i moti dell’animo dei protagonisti, creando un gioco di chiaroscuri tanto visivi quanto emotivi. A completare il quadro visivo, i video di Justin Nardella, che doneranno ulteriore dinamismo alla scena, creando un dialogo tra reale e immaginario, tra paesaggi esterni e interiori.

Il cast, scelto con attenzione per garantire un’interpretazione emotivamente densa e vocalmente eccelsa, è guidato dal tenore Allan Clayton, nella parte del protagonista Peter Grimes, figura tormentata e simbolo di una lotta disperata contro la società che lo circonda. Accanto a lui, l’intensa Sophie Bevan nel ruolo di Ellen Orford, donna di grande compassione e cuore, che incarna la speranza e la redenzione possibile. Il celebre baritono Simon Keenlyside porterà il suo carisma nel ruolo del Capitan Balstrode, una delle figure più complesse dell’opera, mentre Clive Bayley, Jacques Imbrailo, Catherine Wyn-Rogers e Clare Presland daranno vita, con straordinaria presenza scenica, ai personaggi che abitano questo villaggio in balia del pregiudizio e del destino.

La coreografia di Kim Brandstrup conferirà ulteriore fluidità all’azione, dando un ritmo profondo alle scene, mentre il Coro del Teatro dell’Opera di Roma, sotto la guida esperta di Ciro Visco, contribuirà in maniera decisiva a costruire l’atmosfera corale, indispensabile in un’opera che si nutre del contrasto tra l’individuo e la collettività.

Questa produzione, frutto di una prestigiosa coproduzione con il Teatro Real di Madrid, la Royal Opera House Covent Garden di Londra e l’Opéra National de Paris, segna un’importante tappa nella storia del Teatro dell’Opera di Roma, confermandone la statura internazionale. Peter Grimes, con il suo fascino intramontabile, tornerà così a emozionare il pubblico romano, offrendo una riflessione senza tempo sulle dinamiche di esclusione, speranza e redenzione.

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Scritto da
Davide Oliviero -

Laureato in discipline umanistiche presso l'Università di Bologna sotto la guida del Professor Umberto Eco, ha avviato la sua carriera nell'archeologia classica, concentrandosi sulla drammaturgia greco-romana. Il suo interesse per il design lo ha spinto a seguire un corso triennale in design d’interni, continuando nel contempo a lavorare nel campo archeologico. Col tempo, ha sviluppato una passione per la scrittura e la musica classica, che lo ha portato a recensire opere liriche per 14 anni in teatri prestigiosi come il Teatro alla Scala, il Covent Garden e l’Opéra di Parigi. Ha inoltre curato contenuti culturali e musicali per diverse pubblicazioni. Negli ultimi anni ha scritto per la rubrica In Arte, trattando di mostre, teatro e arti letterarie a Roma, collaborando con istituzioni come le Scuderie del Quirinale e i Musei Vaticani. Ha recensito spettacoli teatrali, con particolare attenzione al musical e alla prosa, ed è accreditato presso i principali teatri italiani. La sua competenza lo ha reso un ospite frequente in programmi televisivi culturali, oltre a ricoprire il ruolo di giudice permanente per il Premio Letterario Andrea Camilleri. Attraverso i social media, promuove l’arte e la bellezza, fondendo abilmente leggerezza e profondità, rendendo questi temi accessibili a un vasto pubblico.

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