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Roma, Museo Carlo Bilotti: “SANDRO VISCA – FRACTURAE”

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Dal 12 ottobre al Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese

Una selezione di oltre cento opere presenta la produzione più recente dell’artista. Grandi tele, opere installative e un’ampia selezione su carta documentano i suoi sessant’anni di attività


Dal 12 ottobre al 12 gennaio 2025 il Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese ospiterà la mostra FRACTURAE dedicata all’opera di Sandro Visca, un’occasione unica per esplorare la produzione dell’artista abruzzese con particolare attenzione al suo continuo dialogo tra la materia e la sua messa in forma. L’esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali è organizzata dalla Fondazione Pescarabruzzo e curata da Generoso Bruno. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

Le opere esposte si inseriscono nel solco della ricerca che Visca porta avanti da decenni. Attraverso le serie dei Teatrini e delle Silhouette, l’artista, indagando la potenza espressiva della materia, esplora il rapporto tra il frammento e l’oggetto. La sua poetica si manifesta nella volontà di preservare la vita che emana dai più disparati elementi di materia, i cui frammenti sono elevati a simbolo di una condizione umana precaria e sfuggente.

Il Museo Carlo Bilotti, con la sua articolata struttura, si presta come spazio ideale per accogliere la produzione artistica complessa e stratificata di Sandro Visca, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva e stimolante. Lo spettatore sarà immerso in un percorso che riflette la complessità compositiva e concettuale delle opere. Il gioco di giustapposizioni, dove elementi eterogenei si fondono per creare un insieme potente e vibrante, rivela il suo intento di far emergere relazioni profonde, talvolta nascoste, tra la materia e la sua percezione.

Le grandi sale al pianterreno, ospitando un’accurata selezione di tele, sculture e installazioni, immergono il visitatore nella produzione più recente di Visca, confermandone la poetica, le scelte compositive e le strategie espressive maturate nell’ultimo decennio. Per la prima volta, assieme ad altri inediti, sarà esposta l’installazione parietale AMORE AMORE del 2024, l’opera, su supporti in ferro e ceramica al terzo fuoco, STERCUS DIABOLI del 2018 e la grande tela FRACTURE che lo ha impegnato l’artista tra il 2018 e il 2021.

Tra le sculture si segnala _ORO_ del 2017 e la recentissima Esplodenti del 2024 e tra le opere nelle salette al primo piano, FRAGILE 1 e FRAGILE 2 del 2015. La mostra è completata da un’ampia selezione di lavori su carta sviluppati dall’artista in anticipo o in contemporaneità ai grandi quadri e alle sculture. Questi lavori, oltre a documentare i sessant’anni dell’attività di Sandro Visca, consentono, dal segno, di intuire la prassi, la stratificazione e la complessità operativa messa in campo.

Il catalogo della mostra è edito da Fondazione Pescarabruzzo – Gestioni Culturali Srl per la Collana ARTE E CULTURA.

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Scritto da
Davide Oliviero -

Laureato in discipline umanistiche presso l'Università di Bologna sotto la guida del Professor Umberto Eco, ha avviato la sua carriera nell'archeologia classica, concentrandosi sulla drammaturgia greco-romana. Il suo interesse per il design lo ha spinto a seguire un corso triennale in design d’interni, continuando nel contempo a lavorare nel campo archeologico. Col tempo, ha sviluppato una passione per la scrittura e la musica classica, che lo ha portato a recensire opere liriche per 14 anni in teatri prestigiosi come il Teatro alla Scala, il Covent Garden e l’Opéra di Parigi. Ha inoltre curato contenuti culturali e musicali per diverse pubblicazioni. Negli ultimi anni ha scritto per la rubrica In Arte, trattando di mostre, teatro e arti letterarie a Roma, collaborando con istituzioni come le Scuderie del Quirinale e i Musei Vaticani. Ha recensito spettacoli teatrali, con particolare attenzione al musical e alla prosa, ed è accreditato presso i principali teatri italiani. La sua competenza lo ha reso un ospite frequente in programmi televisivi culturali, oltre a ricoprire il ruolo di giudice permanente per il Premio Letterario Andrea Camilleri. Attraverso i social media, promuove l’arte e la bellezza, fondendo abilmente leggerezza e profondità, rendendo questi temi accessibili a un vasto pubblico.

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