Al Maraya di AlUla, l’edificio a specchi più grande del mondo, si è aperta ieri la mostra “Masterpieces of the National Archaeological Museum of Naples”, che espone in Arabia Saudita quindici reperti del MANN, nell’ambito del più ampio accordo intergovernativo siglato da Italia e Arabia Saudita lo scorso anno. L’evento, che sarà in programma sino al prossimo 13 dicembre, non soltanto presenta opere di eccezionale valore, ma costituisce il primo atto della partnership strategica tra la Royal Commission for AlUla (RCU) e il MANN.
All’iniziativa inaugurale è intervenuto il Direttore generale Musei Italiani, Massimo Osanna, che ha ribadito: “Oggi inauguriamo una mostra che rappresenta una buona prassi nell’ambito della collaborazione internazionale in ambito culturale. Un’esposizione interessante ed evocativa, che racconta le relazioni tra Oriente e Occidente in una prospettiva di dialogo: una storia antica, certo, ma al tempo stesso rivelatrice di dinamiche e interazioni tra uomini ancora del tutto attuali e vive, anche nella complessa realtà del mondo in cui viviamo noi tutti, oggi”.
L’allestimento vuole evocare, attraverso una selezione di reperti eccezionali, l’incontro con l’Oriente di leaders carismatici dell’Occidente greco-romano, da Alessandro Magno a Marco Aurelio. Tra i reperti più importanti in mostra il ritratto di Alessandro con ureo faraonico, della collezione Borgia (IV secolo a.C.); il mosaico a tema nilotico dalla Casa del Fauno a Pompei, posto sulla soglia dell’esedra che ospitava il famoso mosaico di Alessandro (fine II secolo a.C.); la statuetta in bronzo da Ercolano, raffigurante Alessandro Magno a cavallo (I secolo a.C.); una statuetta di elefante da guerra in terracotta da Pompei (I secolo d.C.); una testa colossale di Giulio Cesare, della collezione Farnese, proveniente dal foro di Traiano a Roma; una statua in marmo dell’imperatore Traiano in abbigliamento militare, da Minturno (II secolo d.C.); i busti in marmo degli imperatori Adriano e Marco Aurelio (II secolo d.C.).