Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
Miti Greci per Principi Dauni: Una Restituzione di Prestigiosi Reperti Archeologici all’Italia
La diplomazia culturale tra Italia e Germania celebra il ritorno di venticinque reperti di inestimabile valore, restituiti grazie a un’intesa internazionale e alla cooperazione delle più alte istituzioni di tutela del patrimonio culturale.
Presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, si è tenuta l’inaugurazione della mostra “Miti greci per principi dauni”, un evento di altissimo pregio culturale che sancisce la restituzione all’Italia di venticinque reperti archeologici di inestimabile valore.Alla cerimonia, presieduta dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli, hanno preso parte eminenti personalità nel campo della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale. Tra questi, la direttrice del Museo, Luana Toniolo; il Direttore generale Musei e curatore della mostra, Massimo Osanna; il Capo Dipartimento per la tutela del patrimonio culturale e co-curatore Luigi La Rocca; il Procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Roma, Giovanni Conzo; il Comandante dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, Generale Francesco Gargaro; il Capo Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale, Alfonsina Russo, e l’Ambasciatore tedesco in Italia, Lucas Hans-Dieter.
La mostra celebra il ritorno di un prestigioso gruppo di vasi apuli e attici a figure rosse, rinvenuti in contesti funerari e rappresentativi delle raffinate tradizioni pittoriche del IV secolo a.C., realizzati da ceramografi di acclamata maestria quali il Pittore di Dario e il Pittore dell’Oltretomba. Tali reperti, originariamente parte delle collezioni dell’Altes Museum di Berlino, sono stati restituiti all’Italia grazie a una sofisticata operazione di diplomazia culturale e di cooperazione giuridica, condotta dal Ministero della Cultura italiano in sinergia con i Carabinieri del Comando Tutela del Patrimonio Culturale.
La restituzione è il frutto di un’intesa siglata il 13 giugno scorso tra i Ministeri della Cultura italiano e tedesco, la Fondazione per l’Eredità Culturale della Prussia (SPK) e l’Altes Museum di Berlino. L’accordo si inserisce in una più ampia strategia di contrasto al traffico illecito di beni archeologici, facilitato dalle indagini coordinate dalle Procure della Repubblica di Roma e Foggia. Grazie a tale sinergia, è stato possibile ricostruire le intricate vicende di esportazione illecita che coinvolsero i reperti, inizialmente acquisiti dal noto trafficante d’arte Giacomo Medici e successivamente venduti all’Altes Museum nel 1984, tramite il commerciante di antichità Christopher Leon, per la somma di 3 milioni di marchi. La collezione comprende anche vasi attici e lucani, testimonianze della complessità degli scambi culturali tra la Grecia e le popolazioni indigene della Penisola Italica.
Il progetto espositivo – curato da Luigi La Rocca, Massimo Osanna e Luana Toniolo – rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni italiane e tedesche, ed è stato concepito con un allestimento immersivo e didattico, capace di restituire al pubblico la dimensione mitologica delle rappresentazioni figurate, nonché di narrare il contesto rituale e sociale in cui i vasi furono originariamente utilizzati. I materiali dauni, dopo l’esposizione a Villa Giulia, faranno ritorno in Puglia, dove saranno destinati all’istituendo Museo di Foggia presso Palazzo Filiasi, una volta completati i lavori di restauro e adeguamento funzionale in corso, che mirano alla realizzazione di un museo dedicato al contrasto allo scavo clandestino e alla tutela del patrimonio archeologico.
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