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Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea: ” L’alba dell’autostrada del sole”

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Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
L’ALBA DELL’AUTOSTRADA DEL SOLE
realizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura e l’Archivio Storico Luce Cinecittà
con il contributo visivo delle fotografie di Luca Campigotto, Silvia Camporesi e Barbara Cannizzaro

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea celebra una delle imprese più straordinarie del Novecento italiano con una mostra che racconta la storia e l’anima dell’Autostrada del Sole, simbolo dell’unità nazionale e trionfo dell’ingegneria moderna.Un viaggio espositivo che unisce arte, memoria storica e riflessione sociale, realizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura e l’Archivio Storico Luce Cinecittà, con il contributo visivo delle fotografie di Luca Campigotto, Silvia Camporesi e Barbara Cannizzaro.

L’Autostrada del Sole non è soltanto una via di comunicazione: è una narrazione epica che ha segnato un’epoca e ha ridefinito i confini culturali e infrastrutturali del Paese. Inaugurata il 4 ottobre 1964, questa arteria che collega il Nord e il Sud Italia ha rappresentato un ambizioso progetto ingegneristico, realizzato in soli otto anni, dall’avvio dei lavori nel maggio del 1956 a San Donato Milanese fino al completamento dell’opera. Con 113 ponti e 38 gallerie, essa ha richiesto soluzioni progettuali innovative firmate da grandi nomi dell’ingegneria e dell’architettura, come Riccardo Morandi e Giorgio Macchi, diventando uno dei simboli del boom economico e della modernizzazione dell’Italia.

La mostra, aperta al pubblico dal 4 dicembre 2024 al 28 febbraio 2025, guida i visitatori in un percorso che intreccia le immagini contemporanee di Campigotto, Camporesi e Cannizzaro con materiali d’epoca provenienti dall’Archivio Luce. Questo dialogo visivo mette in luce il ruolo dell’Autostrada del Sole non solo come infrastruttura, ma come un segno indelebile nella memoria collettiva, espressione di una volontà di progresso che ha unito territori e persone. La collaborazione tra pubblico e privato, tra operai, ingegneri e dirigenti, è raccontata attraverso documenti, filmati e immagini che testimoniano lo straordinario impegno di aziende come Agip, Fiat, Italcementi e Pirelli, protagoniste nel sostenere questa opera titanica.

L’esposizione non si limita a narrare le imprese ingegneristiche: essa si sofferma anche sulle trasformazioni culturali e sociali che hanno accompagnato la nascita dell’Autostrada del Sole. La visione poetica dei fotografi contemporanei si unisce a documentari e film storici, come Viadotto sull’Aglio di Carlo Nebiolo, per restituire l’impatto di questa arteria sulla società italiana, così come raccontato anche da opere cinematografiche iconiche come Ieri, oggi, domani di Vittorio De Sica, premiato con l’Oscar.

Tra le curiosità della mostra, spicca l’evoluzione architettonica ispirata dall’Autostrada, rappresentata dalla celebre Chiesa dell’Autostrada di Giovanni Michelucci, capolavoro che interpreta la mobilità come metafora di incontro, e dalla prima stazione di ristoro “a ponte”, progettata da Angelo Bianchetti. Questi elementi non solo segnano un’epoca, ma illustrano il dialogo tra funzionalità e estetica che caratterizza le grandi opere infrastrutturali. Le parole di Lucia Borgonzoni, sottosegretario di Stato alla Cultura con delega alla Fotografia, sottolineano l’importanza di questo progetto: “Celebriamo un’impresa leggendaria che ha cambiato la vita degli italiani, rappresentando un effetto volano per l’economia nonché un tassello fondamentale delle eccellenze italiane all’estero. La volontà di unire persone e territori, infatti, fu più forte di tutti gli ostacoli che si incontrarono durante la costruzione dell’opera. Il lavoro del Ministero della Cultura, dell’Archivio Storico Luce Cinecittà e dei fotografi e artisti coinvolti vuole celebrare il ricordo dell’intera narrazione storica che precede e rende quest’opera un eterno simbolo dell’unità nazionale”. Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà e curatrice della mostra, aggiunge: “L’Autostrada del Sole è l’arteria principale del Paese, un luogo che non abbiamo mai smesso di attraversare, ognuno con la propria sensibilità e il proprio sguardo. La mostra ripercorre quel viaggio dalla posa della prima pietra fino ad oggi, attraverso i volti dei passeggeri e conducenti, i paesaggi poetici e i monumenti che costeggiano la grande infrastruttura che ha unito l’Italia. Ogni immagine vuole essere immaginata, è un appello rivolto agli spettatori, e questa mostra fotografica vuole ricordare e celebrare il sessantesimo compleanno della regina delle nostre strade moderne”.

Questa mostra non si limita a celebrare un’infrastruttura: racconta il passaggio cruciale dell’Italia verso la modernità, unendo memoria e innovazione in un percorso visivo che riflette sul significato profondo dell’Autostrada del Sole come simbolo di progresso e di unione nazionale. Photocredit Agnese-Sbaffi-©-Ministero-della-Cultura

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Scritto da
Davide Oliviero -

Laureato in discipline umanistiche presso l'Università di Bologna sotto la guida del Professor Umberto Eco, ha avviato la sua carriera nell'archeologia classica, concentrandosi sulla drammaturgia greco-romana. Il suo interesse per il design lo ha spinto a seguire un corso triennale in design d’interni, continuando nel contempo a lavorare nel campo archeologico. Col tempo, ha sviluppato una passione per la scrittura e la musica classica, che lo ha portato a recensire opere liriche per 14 anni in teatri prestigiosi come il Teatro alla Scala, il Covent Garden e l’Opéra di Parigi. Ha inoltre curato contenuti culturali e musicali per diverse pubblicazioni. Negli ultimi anni ha scritto per la rubrica In Arte, trattando di mostre, teatro e arti letterarie a Roma, collaborando con istituzioni come le Scuderie del Quirinale e i Musei Vaticani. Ha recensito spettacoli teatrali, con particolare attenzione al musical e alla prosa, ed è accreditato presso i principali teatri italiani. La sua competenza lo ha reso un ospite frequente in programmi televisivi culturali, oltre a ricoprire il ruolo di giudice permanente per il Premio Letterario Andrea Camilleri. Attraverso i social media, promuove l’arte e la bellezza, fondendo abilmente leggerezza e profondità, rendendo questi temi accessibili a un vasto pubblico.

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