Prosegue giovedì 16 gennaio la stagione teatrale al Teatro Vaccaj di Tolentino con Storia di un corpo, secondo tra gli appuntamenti in abbonamento, con protagonista un commovente Giuseppe Cederna.
Adattamento teatrale del regista Giorgio Gallione dal testo omonimo che Daniel Pennac, celebre scrittore francese amato dal pubblico internazionale per opere come Capolinea Malaussène e Diario di scuola, ha pubblicato nel 2012. Cederna fa suo un lavoro intenso, scandito da toni ironici e divertenti, e a tratti commoventi, dedicato alla parte più fisica di noi stessi: schiena, torace, gambe, braccia, mani e piedi, incredibili strumenti con i quali ci muoviamo nella vita e nel tempo.
Storia di un corpo è il viaggio di una vita, dall’infanzia all’età matura, narrato sotto forma di diario da un padre all’adorata figlia, che fa ridere e commuovere. Uno spettacolo che narra una vicenda unica e insieme universale: “lo sviluppo, la crescita e la rovina della sola esperienza che ci fa davvero tutti uguali, quella di noi grandiosi e vulnerabili esseri umani”. Un tenero e sorprendente regalo post mortem, in forma di diario, che un padre fa alla figlia adorata. Una confessione e insieme un’analisi, fisica ed emozionale, che il nostro io narrante ha tenuto dall’età di dodici anni fino agli ultimi giorni della sua vita. Una narrazione fluviale dove, attraverso le sue scoperte e le sue mutazioni, il corpo del protagonista prende progressivamente la scena, accompagnandoci in un mondo che si svela attraverso i sensi, diremmo quasi l’epidermide: la voce anaffettiva della madre, gli abbracci silenziosi del padre, l’odore accogliente dell’amata tata, il dolore bruciante di una ferita, il sapore dei baci della donna amata.
Pagine e pagine di un diario intimo che danno la possibilità a Pennac di accompagnarci alla scoperta di quel giardino segreto che è il nostro corpo, di un organismo che è insieme memoria, testimonianza e lascito. Pennac racconta della sanguinolenta battaglia contro un polipo nasale o della paralizzante scoperta del corpo femminile, dell’“infamia” della masturbazione o del miracolo della nascita, della tirannia delle flatulenze o della tragedia della morte, sempre e continuamente tra sorpresa e sorriso, tra fatalità e miracolo, grandezze e miseria. E qui la “voce” di Pennac si fa grande teatro, smette di essere libro e si trasforma in epica narrazione orale dove il diario di un corpo diventa una storia “che merita di essere raccontata”.
Biglietti online su www.vivaticket.com, nelle biglietterie del circuito AMAT/Vivaticket, e al botteghino del Teatro da martedì 14 gennaio con orario 18:00 – 20:00.