Dal 28 gennaio al 2 marzo 2025, la Casa Museo Boncompagni Ludovisi di Roma ospita la mostra Tradizione e Innovazione. L’arte della ceramica Mileto, un omaggio alla lunga e raffinata tradizione della manifattura fondata nel 1981 da Agatina Librando Mileto e dalle sue figlie Anna Aloisa e Angela Francesca. L’esposizione, curata da Matilde Amaturo, Anna Aloisa Mileto e Beatrice Savelloni, rappresenta un’occasione unica per ammirare il dialogo tra le opere contemporanee della manifattura e le collezioni ceramiche storiche della principessa Alice Blanceflor de Bildt, ereditate dallo Stato italiano.
La mostra si inserisce in un contesto di valorizzazione delle arti decorative italiane, rivelando l’evoluzione di una produzione ceramica che ha saputo coniugare la fedeltà alla tradizione con la ricerca innovativa. Il percorso espositivo si snoda negli ambienti del piano nobile del villino Boncompagni Ludovisi, creando un suggestivo confronto tra la ricca eredità ceramica italiana e le creazioni della Manifattura Mileto.
Attraverso le opere in esposizione, il pubblico può intraprendere un viaggio affascinante che abbraccia tempi e luoghi lontani. Le creazioni di Agatina Librando Mileto trovano ispirazione nelle grandi manifatture europee del Settecento, come quelle di Meissen e Sèvres, ma si aprono anche alle suggestioni dell’Oriente, evocando le delicate porcellane persiane, indiane e asiatiche, fino a giungere a Cina e Giappone. Queste influenze culturali sono reinterpretate con maestria attraverso una tecnica innovativa, che utilizza il terzo fuoco per creare decorazioni straordinariamente dettagliate e personali.
Accanto a questo viaggio geografico, la mostra offre un’immersione nella storia dell’arte italiana, con richiami ai grandi maestri del Rinascimento e al loro uso sapiente del colore e delle forme. Ogni pezzo esposto è una testimonianza della capacità della decoratrice di sintetizzare stili e suggestioni, creando un’enciclopedia visiva in miniatura che celebra l’arte ceramica come forma di narrazione culturale.
Il progetto della Manifattura L’Arte della Ceramica Mileto nasce dalla visione artistica e imprenditoriale di Agatina Librando Mileto, che ha iniziato la sua carriera negli anni Quaranta in Danimarca, per poi riportare in Italia una tradizione ceramica di straordinaria qualità. La sua eredità è stata raccolta e portata avanti con dedizione dalle figlie, che hanno saputo preservare la memoria artigianale di famiglia arricchendola con nuove tecniche e visioni.
L’esposizione non è solo una celebrazione dell’arte ceramica, ma anche un tributo al lavoro femminile e al suo contributo al patrimonio artistico e culturale italiano. La famiglia Mileto, con il suo impegno e la sua passione, dimostra come l’artigianato possa evolversi in una forma d’arte che dialoga con il contemporaneo pur mantenendo vive le sue radici storiche.
La mostra trova una collocazione ideale nella Casa Museo Boncompagni Ludovisi, diretta da Matilde Amaturo, che dal 1995 accoglie non solo le collezioni storiche, ma anche donazioni e acquisizioni di arte decorativa contemporanea. Questo spazio, afferente all’Istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei Nazionali della città di Roma, rappresenta un contenitore privilegiato per la promozione di iniziative culturali che intrecciano passato e presente.
Il confronto tra le ceramiche della Manifattura Mileto e le collezioni storiche della principessa Alice Blanceflor de Bildt sottolinea il legame tra le radici storiche e l’innovazione contemporanea, arricchendo l’esperienza dei visitatori e ampliando il panorama della produzione artistica italiana del XX secolo.
Tradizione e Innovazione. L’arte della ceramica Mileto offre un’occasione unica per scoprire il complesso lavoro artigianale che si cela dietro ogni manufatto ceramico, celebrando l’ingegno, la creatività e la passione di una famiglia che ha saputo trasformare la tradizione in un linguaggio artistico universale. Un appuntamento imperdibile per gli appassionati di arte e per tutti coloro che desiderano conoscere una storia di successo manifatturiero tutta al femminile.