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Arte e Cultura in carcere con laboratori artistici, incontri e spettacoli rivolti alla popolazione detenuta e aperti anche al pubblico della città

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Il Centro Studi Enrico Maria Salerno, diretto da Laura Andreini Salerno e Fabio Cavalli, lavora dal 2003 alla promozione delle attività culturali presso il Teatro del Carcere di Rebibbia N.C., coinvolgendo i cittadini reclusi in un progetto di crescita culturale, artistica e professionale, aperto anche al pubblico della città.

Laboratori, retrospettive, anteprime ed arti digitali continuano ad animare un penitenziario che, in vent’anni, si è trasformato in una vera Accademia, riconosciuta a livello internazionale. Il Progetto si realizza in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e il sostegno del Comune di Roma.

Appuntamenti di ottobre

Arti Figurative e Teatro
16 ottobre 2024 ore 16.00 – Sala Meta e Cortile Passeggio Reparto G8
Presentazione “Rebibbia Graffiti”
“Rebibbia Graffiti” prevede un intervento di rigenerazione urbana attraverso la Street Art. Coinvolge i detenuti del Laboratorio di Arti Visive, condotto da Alessandro De Nino nella realizzazione di un grande affresco murale, in collaborazione con i detenuti e le detenute transgender. I carcerati di ogni epoca e luogo adottarono il graffito come forma di comunicazione per lasciare traccia del loro doloroso passaggio. “Rebibbia Graffiti” dà nuovo corso a quell’idea antica, con tutta la illimitata libertà creativa che la contemporaneità offre, anche attraverso il digitale. Il 16 ottobre verrà mostrato al pubblico il percorso creativo del Progetto con una sessione di live painting degli allievi e allieve transgender del Laboratorio che stanno realizzando un affresco di ben 250 mq. nel cortile interno del penitenziario. L’opera è ispirata alla relazione fra il mondo della civiltà e quello della natura, fra il paesaggio urbano e marino mediterraneo e la foresta pluviale profonda, tanto presente nella memoria delle allieve provenienti dal Sudamerica.
Apertura speciale per il pubblico esterno. Prenotazione obbligatoria all’indirizzo rebibbiafestival@gmail.com.

Cinema
La Sezione Cinema del Rebibbia Festival 2024 prevede anteprime esclusive rivolte alla popolazione detenuta, in gemellaggio con la Festa del Cinema di Roma.

23 ottobre 2024 ore 16.00 – Omaggio a Enrico Maria Salerno – 1994-2024
A 30 anni dalla scomparsa di Enrico Maria Salerno, il Rebibbia Festival rende omaggio al grande Maestro del Teatro, del Cinema e della Televisione. Il 23 ottobre amici e collaboratori si riuniscono nella Sala di Rebibbia a lui dedicata per condividere la memoria comune: Estratti video dalla sua carriera artistica a cura della vedova Laura Andreini Salerno. Interviene la regista Barbara Pozzoli.

24 ottobre 2024 ore 16.00, Sala Meta – U.S. PALMESE – regia dei Manetti Bros.
Anteprima del nuovo film dei fratelli Manetti in gemellaggio con la Festa del Cinema di Roma. Saranno presenti i fratelli Manetti.
Palmi: cittadina nell’area metropolitana di Reggio Calabria, 18.000 abitanti, una squadra di calcio, la U.S. Palmese, quattro volte in serie C e ventuno in serie D. Ma un giorno a un tifoso viene in mente di fare una colletta in paese per ingaggiare Etienne Morville, giovane campione francese di colore che viene dalla banlieu parigina e che ha un carattere tanto brutto da essere stato cacciato dal Milan. Parte dall’esuberante entusiasmo di Rocco Papaleo, che va in giro con il suo Ape a lanciare volantini e raccogliere firme per le donazioni, la commedia sportivo-romantica dei Manetti Bros. ambientata a Palmi, con digressioni a Milano e a Parigi, dove caratteri, sport, amore, affetti, difetti, ripicche e dispetti collidono e finiscono per rimescolarsi e trovare un equilibrio. Nel cast Claudia Gerini, Massimiliano Bruno e i giovani Blaise Alfonso e Giulia Maenza.

25 ottobre 2024 ore 16.00, Sala Meta – EROICI! 100 ANNI DI PASSIONE E RACCONTI DI SPORT – regia di Giuseppe Marco Albano. Sarà presente l’autore.
Partendo dalla prestigiosa ricorrenza dei cento anni di storia del Corriere dello Sport, uno dei quotidiani più letti in Italia, il documentario esplora l’essenza profonda dello sport, vero e proprio collettore sociale e culturale, e l’evoluzione del modo in cui viene vissuto e raccontato. Il racconto si srotola attraverso una doppia prospettiva: da un lato, dà voce ai grandi atleti e ai protagonisti dello sport italiano; dall’altro, documenta la nascita, la produzione e la distribuzione del quotidiano, vero e proprio archivio della memoria collettiva del nostro Paese. Il risultato è una testimonianza potente e avvincente in cui convivono storie e aneddoti destinati a rimanere eterni, capaci di plasmare il modo in cui gli italiani vivono e celebrano le loro passioni sportive.

Il programma potrebbe subire variazioni

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Scritto da
Davide Oliviero -

Laureato in discipline umanistiche presso l'Università di Bologna sotto la guida del Professor Umberto Eco, ha avviato la sua carriera nell'archeologia classica, concentrandosi sulla drammaturgia greco-romana. Il suo interesse per il design lo ha spinto a seguire un corso triennale in design d’interni, continuando nel contempo a lavorare nel campo archeologico. Col tempo, ha sviluppato una passione per la scrittura e la musica classica, che lo ha portato a recensire opere liriche per 14 anni in teatri prestigiosi come il Teatro alla Scala, il Covent Garden e l’Opéra di Parigi. Ha inoltre curato contenuti culturali e musicali per diverse pubblicazioni. Negli ultimi anni ha scritto per la rubrica In Arte, trattando di mostre, teatro e arti letterarie a Roma, collaborando con istituzioni come le Scuderie del Quirinale e i Musei Vaticani. Ha recensito spettacoli teatrali, con particolare attenzione al musical e alla prosa, ed è accreditato presso i principali teatri italiani. La sua competenza lo ha reso un ospite frequente in programmi televisivi culturali, oltre a ricoprire il ruolo di giudice permanente per il Premio Letterario Andrea Camilleri. Attraverso i social media, promuove l’arte e la bellezza, fondendo abilmente leggerezza e profondità, rendendo questi temi accessibili a un vasto pubblico.

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