Fuori ora su tutti gli store digitali il nuovo singolo “Giriamo un porno” (Carosello Records) della giovane cantautrice Prim, artista modenese classe 1999.
Dopo i precedenti due singoli “Ho paura di morire” e “Colleghi borghesi”, Prim condivide una nuova pagina del suo diario, stavolta raccontando la friendzone ricevuta nella cornice di un compleanno estremamente posh e distante da lei.
“Giriamo un porno” conferma le sonorità LoFi, le abbina a un guizzo indie-rock dei primi anni Duemila in una insolita e piacevole dicotomia. La sua timbrica vocale resta delicata, a tratti sussurrata, ma incalza con maggiore grinta rispetto agli episodi precedenti per dare voce a sentimenti nuovi, stesi sul filo di un’amara ironia.
«Il brano è uno schiaffo di chitarre elettriche che sembrano divertirti fino a che non ti bucano lo stomaco. Le immagini frastornate del testo alleggeriscono la storia di una serata di cui ho un ricordo terribile, che adesso è un po’ più facile da raccontare con ironia», racconta Prim. «Avevo 17 anni, il ragazzo che stavo frequentando mi ha invitata al suo compleanno e si è rivelato essere un contesto in cui mi sono sentita come un pesce fuor d’acqua, del tutto fuori contesto, malvista da amici e parenti».
L’artwork è il prosieguo del lavoro di ricerca nell’archivio di famiglia che l’artista ha svolto in questi mesi per ciascuno dei singoli, raccontando visivamente le proprie esperienze di vita attraverso le immagini altrui, quelle dei ricordi di parenti di vario grado. Nella fattispecie di “Giriamo un porno” la foto è stata trovata nell’armadio della nonna ed è stata scattata dal padre di Prim sul set di un videoclip della madre, anche lei cantautrice. Il protagonista dello scatto è il suo vecchio tour manager.