L’Acquario di Roma, situato nell’EUR, aprirà entro l’8 dicembre 2024, salvo risoluzione di un contenzioso legale in corso. La struttura, concepita come museo marino, avrà una forte missione educativa, focalizzata sulla sensibilizzazione ambientale delle nuove generazioni.

L’apertura dell’acquario di Roma, situato nella zona dell’EUR, è uno degli eventi più attesi nella capitale, e rappresenta una significativa aggiunta all’offerta culturale e turistica della città. Quest’opera, attesa da anni e chiamata “Acquario Mediterraneum” o “Sea Life Roma Aquarium”, è destinata a diventare uno dei maggiori centri marini d’Europa, non solo per le sue dimensioni ma anche per l’importanza delle sue finalità educative e scientifiche.

L’acquario di Roma è stato concepito come un progetto ambizioso sin dall’inizio, con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per la conservazione della biodiversità marina, la ricerca scientifica e l’educazione ambientale. Situato nei pressi del famoso laghetto dell’EUR, l’acquario occupa una posizione strategica, facilmente accessibile sia ai residenti che ai turisti.

Il progetto è stato sviluppato dalla società Mare Nostrum Romae, che ha collaborato con vari enti locali e internazionali per garantire che l’acquario rispetti i più alti standard ambientali e di sostenibilità. La struttura si estende su una superficie di circa 14.000 metri quadrati, con una capienza complessiva di circa 5 milioni di litri d’acqua.

L’acquario di Roma sarà organizzato in diverse sezioni, ognuna delle quali offrirà un’immersione in un habitat marino specifico. Tra le principali aree tematiche si trovano:

  • Mediterraneo: Questa sezione è dedicata al Mar Mediterraneo, con una particolare attenzione alla biodiversità che caratterizza questo mare. Qui sarà possibile osservare specie tipiche come il polpo, il cavalluccio marino, e vari tipi di pesci, molluschi e crostacei.
  • Oceani del Mondo: Una sezione dedicata agli oceani e ai mari di tutto il mondo, con una vasta gamma di specie esotiche, come gli squali, le razze, e i pesci tropicali. Sarà presente anche un’area dedicata alla barriera corallina, con la sua incredibile varietà di forme di vita.
  • Acque Dolci: Oltre alle acque marine, l’acquario includerà una sezione dedicata agli ecosistemi di acqua dolce, con specie provenienti da fiumi e laghi di tutto il mondo.
  • Laboratori e Aree Didattiche: Oltre alle esposizioni, l’acquario di Roma offrirà anche laboratori interattivi e aree didattiche dove i visitatori, in particolare i più giovani, potranno partecipare a attività educative e scoprire di più sugli ecosistemi marini e sulle sfide della conservazione.

Una delle caratteristiche distintive dell’acquario sarà l’uso di tecnologie all’avanguardia per garantire sia il benessere delle specie ospitate sia l’efficienza energetica della struttura. L’acquario utilizzerà sistemi di filtraggio dell’acqua di ultima generazione e soluzioni di illuminazione a LED a basso consumo, progettate per ricreare in modo accurato gli ambienti naturali degli organismi marini.

Un altro aspetto importante del progetto è l’attenzione alla sostenibilità. L’acquario è stato progettato per ridurre al minimo l’impatto ambientale, con l’utilizzo di materiali riciclati e riciclabili e l’implementazione di sistemi di recupero dell’acqua e dell’energia.

Qualche mese fa, l’ingegnere Massimiliano Ricciardi, vice presidente della Mare Nostrum Romae, aveva riferito che l’apertura dell’acquario sarebbe avvenuta entro il Giubileo del 2025. Tuttavia, recentemente, sono emerse delle novità significative riguardo alle tempistiche. Nel corso di un sopralluogo effettuato dai membri della commissione Cultura, presieduta dalla consigliera Erica Battaglia, è stato annunciato dal capo progettista Domenico Ricciardi che l’apertura dell’acquario è ora prevista entro l’8 dicembre del 2024.

Ricciardi ha però sottolineato che questa data dipende fortemente dalla risoluzione di un contenzioso legale ancora in corso. “Oggi abbiamo messo intorno a un tavolo non solo i consiglieri comunali e il Municipio, ma anche i soggetti del contenzioso. La speranza è che il contenzioso si chiuda, perché se questo non avviene l’acquario non si apre,” ha dichiarato Ricciardi. La complessità della burocrazia e delle procedure legali resta un’incognita, ma c’è grande speranza che si possa arrivare a una soluzione in tempi brevi, per restituire alla città di Roma un progetto atteso da troppo tempo.

L’ingegnere Massimiliano Ricciardi ha chiarito che la missione dell’acquario è fortemente orientata verso l’educazione ambientale, con un focus particolare sui bambini e i giovani. Mare Nostrum Romae ha voluto creare non solo un luogo di svago, ma soprattutto uno spazio educativo dove sensibilizzare le nuove generazioni sul rispetto della natura e sulla conservazione degli ecosistemi marini. “Questo è e deve essere un elemento cardine. Non è una struttura di divertimento o commerciale,” ha sottolineato Ricciardi, rimarcando l’importanza di questo progetto come strumento di consapevolezza ambientale.

L’apertura dell’acquario di Roma è destinata a diventare un forte attrattore turistico, con un potenziale impatto economico significativo per la città. Si prevede che l’acquario possa attrarre milioni di visitatori ogni anno, contribuendo a incrementare il flusso turistico non solo nella zona dell’EUR, ma in tutta la città.

Oltre all’impatto diretto sui visitatori, l’acquario avrà anche un ruolo importante come centro di ricerca e formazione. Collaborerà con università, scuole e istituti di ricerca per promuovere studi sulla biodiversità marina e sviluppare programmi di conservazione.

L’annuncio dell’apertura entro l’8 dicembre 2024 rappresenta una svolta decisiva per l’Acquario di Roma, un progetto che ha incontrato numerosi ostacoli lungo il suo percorso. Tuttavia, con la risoluzione delle questioni legali in sospeso, la città di Roma potrebbe finalmente vedere inaugurata una struttura di grande valore culturale e educativo. L’Acquario di Roma non sarà solo un nuovo punto di riferimento turistico, ma un simbolo dell’impegno della città verso la tutela dell’ambiente e l’educazione delle future generazioni. La speranza è che tutte le parti coinvolte riconoscano l’urgenza e l’importanza di questo progetto per la capitale e collaborino affinché l’acquario possa finalmente aprire le sue porte al pubblico.