Pompei, affiora un rilievo funebre monumentale a Porta Sarno: la scoperta sarà visibile in mostra dal 16 aprile 2025
Home ARTE Pompei, affiora un rilievo funebre monumentale a Porta Sarno: la scoperta sarà visibile in mostra dal 16 aprile 2025
ARTEEVENTIHOMENEWS

Pompei, affiora un rilievo funebre monumentale a Porta Sarno: la scoperta sarà visibile in mostra dal 16 aprile 2025

Un ritratto scolpito nel tufo racconta la storia di un ricco personaggio di origini greche sepolto fuori dalle mura della città antica.

Share
Share

Nel cuore della necropoli di Porta Sarno a Pompei, un nuovo straordinario ritrovamento arricchisce la conoscenza delle pratiche funerarie e del linguaggio simbolico dell’età tardo repubblicana. Durante le recenti indagini archeologiche condotte dall’Universitat de València in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei, sotto la direzione scientifica del professor Llorenç Alapont, è emerso un rilievo funebre di eccezionale fattura, pertinente a una tomba monumentale affacciata lungo uno degli assi di percorrenza esterni alla città.

Il rilievo, scolpito ad altorilievo su lastra litica e raffigurante una coppia – un uomo e una donna – a dimensioni pressoché reali, si inserisce nel panorama iconografico delle tombe di prestigio e suggerisce una volontà di autorappresentazione pubblica, forse familiare. La donna, in particolare, è caratterizzata da elementi accessori scolpiti con particolare cura, che potrebbero identificarla come una sacerdotessa del culto di Cerere, divinità legata ai cicli agrari e alla sfera femminile. I dettagli arcaicizzanti delle sculture, insieme alla qualità dell’intaglio e alla resa volumetrica delle figure, collocano cronologicamente il manufatto nella tarda età repubblicana, in un periodo di transizione tra modelli italici e influssi più classicisti.

La tomba monumentale da cui proviene il rilievo era stata celata fino a oggi in un’area già parzialmente indagata nel 1998 in occasione dei lavori per il raddoppio del binario della linea ferroviaria Circumvesuviana. Le precedenti campagne avevano individuato oltre cinquanta sepolture a cremazione, alcune segnalate da stele e una da un arco funerario. Il nuovo complesso presenta un muro monumentale con nicchie, al di sopra delle quali si impone il rilievo della coppia, forse due sposi, forse due personaggi legati da un vincolo sacro o civico, la cui memoria si è voluta eternare nella pietra.

Le sculture sono state trasferite presso la Palestra grande degli scavi per un restauro attualmente in corso, che sarà visibile al pubblico all’interno della mostra “Essere donna nell’antica Pompei”, in programma dal prossimo 16 aprile 2025. L’allestimento prevede infatti un’interessante modalità di fruizione: i visitatori potranno osservare da vicino le delicate fasi di restauro, in una vera e propria sinergia tra valorizzazione, ricerca e divulgazione.

Il progetto, che si configura come un caso esemplare di archeologia pubblica e multidisciplinare, ha coinvolto non solo archeologi e restauratori, ma anche architetti, antropologi e storici della religione. “Questa campagna è un’occasione preziosa per ampliare le ricerche e le attività di valorizzazione nell’area fuori le mura di Pompei – ha dichiarato il direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel –. Grazie alla collaborazione con l’Università di Valencia, a cui dobbiamo anche la scoperta, pochi anni fa, della tomba di Marco Venerio Secundio, si è potuto lavorare su un progetto che coniuga ricerca e restituzione al pubblico”.

Share
Scritto da
Davide Oliviero -

Laureato in discipline umanistiche presso l'Università di Bologna sotto la guida del Professor Umberto Eco, ha avviato la sua carriera nell'archeologia classica, concentrandosi sulla drammaturgia greco-romana. Il suo interesse per il design lo ha spinto a seguire un corso triennale in design d’interni, continuando nel contempo a lavorare nel campo archeologico. Col tempo, ha sviluppato una passione per la scrittura e la musica classica, che lo ha portato a recensire opere liriche per 14 anni in teatri prestigiosi come il Teatro alla Scala, il Covent Garden e l’Opéra di Parigi. Ha inoltre curato contenuti culturali e musicali per diverse pubblicazioni. Negli ultimi anni ha scritto per la rubrica In Arte, trattando di mostre, teatro e arti letterarie a Roma, collaborando con istituzioni come le Scuderie del Quirinale e i Musei Vaticani. Ha recensito spettacoli teatrali, con particolare attenzione al musical e alla prosa, ed è accreditato presso i principali teatri italiani. La sua competenza lo ha reso un ospite frequente in programmi televisivi culturali, oltre a ricoprire il ruolo di giudice permanente per il Premio Letterario Andrea Camilleri. Attraverso i social media, promuove l’arte e la bellezza, fondendo abilmente leggerezza e profondità, rendendo questi temi accessibili a un vasto pubblico.

Related Articles
ARTEEVENTIHOMENEWS

Il legno che non bruciò ad Ercolano

Una nuova esposizione permanente all’Antiquarium celebra l’incredibile sopravvivenza del quotidiano nell’antica città...

ARTEEVENTIHOMENEWS

Brancusi a Roma: il volo dell’intelligenza sulla materia

Nel cuore silenzioso e austero del Palatino, là dove le pietre conservano...

Fabrizio Moro, 25 anni di musica tra cuore e anima festeggiati a Roma al Palalottomatica
HOMEMUSICA

Fabrizio Moro, 25 anni di musica tra cuore e anima festeggiati a Roma al Palalottomatica

Una serata tra musica, emozioni e amicizia al Palalottomatica per il cantautore...

EVENTIHOMENEWS

Roma, Urban Factory: “Titanic – Un Viaggio nel Tempo”

Dopo il grande successo a Los Angeles e Melbourne, Fever – piattaforma leader di...