Vi segnalo questa curiosa azione di guerriglia marketing realizzata in Italia. Mezzi parcheggiati a tempo determinato in attesa di nuova sosta (temporanea!). Ma anziché di automobili qui parliamo di persone. Siamo tanti, siamo milioni, siamo di tutte le età, razze e religione, siamo PRECARI! Nasce così l’idea del “Disco precario”.
Utilizzando lo schema del classico disco orario ad essere messa in risalto non è l’ora di arrivo, bensì i mesi di lavoro da completare. Poi? Poi chissà! A concepire questa forma di protesta silenziosa di Social Guerrilla sono stati l’Agade Communication (agenzia di comunicazione vicentina) e Der Doctor Guerrilla (guerrigliero del marketing). Centinaia di “dischi precari” sono stai infilati sui parabrezza di automobili parcheggiate nelle piazze delle maggiori città del nord. Si tratta di una comunicazione sociale avente l’unico fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sul disagio vissuto da milioni di persone. Non si tratta né di un manifesto populista, né di un’operazione politica. Nessuna bandiera, nessun colore, solo un grido di quanti sperano che la loro sosta si trasformi in una fermata.
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